Emanuel al Campo dei Girasoli: storie di inclusione

Ci sono storie che è bello raccontare. Sono piccole, ma portano dentro densità, significato e soprattutto possibilità di moltiplicarsi.

La storia che vi raccontiamo è quella di Emanuel: è stato assunto part-time dalla cooperativa sociale Riesco, il suo reparto è la cucina. Qui fa l’aiuto cuoco e sta maturando competenze. Con il programma Habile impostiamo il suo percorso di inserimento lavorativo: sviluppiamo il progetto formativo, l’accompagnamento e il monitoraggio.

Riesco – però – non è solo un’impresa. Riesco è anche una palestra, uno spazio protetto, ad alto tasso di inclusione. Qui “alleniamo” le persone con disabilità perché possano trovare un’occasione di occupazione anche nelle realtà profit.

A cogliere la mission di Habile è stata una realtà giovane, dinamica e creativa come il Campo dei Girasoli di via Bainsizza a Padova. Un Agrobar alle porte della città, immerso nel verde. Un’oasi di musica, divertimento e sostenibilità ambientale. Che ha scelto di aprire una progettualità anche di sostenibilità sociale.

Emanuel ha quindi iniziato a lavorare al Campo dei Girasoli: ha seguito i tavoli, la sistemazione del contesto e dell’accoglienza e la preparazione del cibo, soprattutto le pizze. Il Campo dei Girasoli ha scommesso sul suo inserimento, sostenendo pure il Job coaching. Le tutor e i tutor di Habile – infatti – affiancano le persone con disabilità consentendo un inserimento vero, efficace e positivo. Ed è andato tutto bene. Emanuel ha raccolto molti apprezzamenti e ha dimostrato che le chance lavorative si possono consolidare al di là delle fragilità che ciascuna e ciascuno di noi vive. “Mi è piaciuta davvero l’esperienza al Campo dei Girasoli e relazionarmi con le e i clienti: sono stato seguito bene, le indicazioni sono state precise e mi è piaciuto ascoltare la musica durante il mio orario lavorativo”, il commento del giovane aiuto cuoco.

Cura, attenzione, condivisione del progetto sociale, capacità di allargare lo sguardo e di credere nel tutoraggio: in questo modo si liberano tutte le potenzialità e si costruisce l’inclusione. Quella che funziona e costruisce storie possibili.



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