20 Set Lavoro, casa, amici: Habile è anche vita indipendente
Oltre al lavoro e a un salario dignitoso, l’esistenza è fatta di alcune dimensioni fondamentali, che aiutano a rendere la vita un po’ più completa e – azzardiamo – pure un po’ più felice. Habile si occupa di costruire soluzioni – dalla consulenza sulla 68/99 alle opportunità delle commesse equivalenti – per rendere le aziende più inclusive. Ma oltre al lavoro delle persone con disabilità è fondamentale seguire anche altri aspetti della loro vita. A partire dalla casa, dall’abitare.
Da un anno – grazie al supporto del SIL Ulss 6 – è iniziato un percorso di vita indipendente di alcune persone con disabilità che lavorano nell’impresa sociale Riesco, l’impresa dove è nato il programma Habile. Per alcune e alcuni è stata la prima esperienza fuori di casa per autogestirsi in aspetti basici e fondamentali: dividersi i compiti, tenere i conti, fare la spesa, organizzare pranzo e cena, sbrigare pulizie e lavori domestici.
Grazie ad una rete di supporti (la psicologa Debora Nobili, le tutor e i tutor di Habile coordinate da Tommaso Regazzo dell’ufficio HR, le volontarie e i volontari dell’Associazione Genitori de L’Iride – AGEI con la presidente Giuliana Lazzarini, la simpatia della comunità attorno all’esperienza) è stato possibile veder crescere l’autonomia di chi ha voluto attraversare il progetto di vita indipendente. In questo anno ci sono stati svariati eventi, testimonianze, collegamenti (l’8 marzo con il Centro Antiviolenza), cene a tema (quella vegana per unire sostenibilità ambientale e sociale, quella con la sindaca per raccontarci alle Istituzioni, quella con le amiche e gli amici dei vari ragazzi), e poi tanti giochi, parole crociate e film insieme. Si è parlato di lavoro, della Settimana Enigmistica, di musica, di fatiche, e ovviamente del mondo e dell’amore. Si è conquistato il senso di alcune regole comuni. Si è scoperta la vita, nella sua indipendenza e pure nella grande dipendenza che abbiamo e che vogliamo continuare ad avere: la dipendenza dall’amicizia, dalle relazioni autentiche, la dipendenza da un po’ di felicità. Che nel microcosmo di vita indipendente di Habile ha trovato una sua forma.